Una vera democrazia richiede la libertà di espressione e la capacità di diffonderla. Di Bernhard Oberrauch, 20.10.2023
Purtroppo, ci sono sempre più casi di censura. Un esempio concreto: in occasione di un evento in Alto Adige il 17 ottobre 2023, dove il tema era l'OMS, YouTube ha impedito sia lo streaming che il caricamento di un video con breve preavviso per “disinformazione medica”, sebbene non si trattasse né di argomenti medici né di vaccinazioni.
“La censura è stata ‘legittimata’ dalla Legge sui Servizi Digitali dell'UE (25 agosto 2023) https://eur-lex.europa.eu/legal-content/DE/TXT/?uri=CELEX:32022R2065, che interferisce con le attività di tutti i fornitori digitali. Cita una serie di misure tecniche e le seguenti giustificazioni che renderebbero necessaria la censura, ad esempio la protezione dei consumatori, delle minoranze, dei minori, il perseguimento di abusi sessuali su minori, la protezione contro i discorsi di odio e gli attacchi razzisti, e allo stesso tempo nomina un'altra funzione di questa legge, ossia quella di proteggere le persone, la società e lo Stato dalla “disinformazione”, soprattutto in “tempi di crisi”.
Non viene chiarito chi definisce cosa sia la “disinformazione” o quali siano i “tempi di crisi”. Questo apre la porta alla censura arbitraria da parte di un Ministero della Verità. Non viene menzionato se e dove le persone interessate possano opporsi a questa censura.
Una simile restrizione della libertà di informazione è prevista anche nella conclusione già avanzata di un nuovo trattato sulle pandemie con l'OMS e negli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale.
È prevista una massiccia espansione delle competenze dell'OMS e una cessione di vasta portata della sovranità degli Stati in aree chiave. Ciò metterebbe a rischio anche l'autonomia dell'Alto Adige, in quanto un'Italia non sovrana non sarebbe più in grado di garantire l'attuale autoamministrazione dell'Alto Adige.
Non è prevista la ratifica di questi trattati da parte degli Stati. Va notato che l'OMS è un'istituzione finanziata all'80% da privati (Fondazione Bill+Melinda Gates e diverse organizzazioni dell'industria farmaceutica), che non è in alcun modo legittimata democraticamente e non deve rendere conto a nessuno se non ai suoi finanziatori.
Johannes Menath descrive la censura come uno degli 80 metodi di controllo dell'opinione attraverso la propaganda moderna. Quando la libertà di informazione viene limitata, il pubblico rimane informato solo in modo unilaterale e il voto democratico diventa una farsa.
La verifica della verità non può più essere diffusa da persone indipendenti e diventa più difficile distinguere l'informazione dalla propaganda.
La democrazia diventa così una finta democrazia, come descrive giustamente il professor Rainer Mausfeld nella sua conferenza “La paura del popolo da parte delle élite di potere”.
Sarebbe importante se questi temi fossero ampiamente discussi nella società.
Molti giornalisti, artisti, autori, attivisti, tecnici e scienziati hanno firmato la “Dichiarazione di Westminster” a favore della libertà di informazione, in modo che ci sia ancora una stampa libera.
Resta da vedere quali partiti in Alto Adige si schiereranno a favore della libertà d'informazione e quindi contro la scomparsa strisciante della democrazia.